03 Lug Trattamento capillari gambe e viso, in cosa consiste e quali sono i risultati
Per trattare i capillari sul viso, si procede con la cosmetica ed il trattamento in studio, mentre per il corpo adopero, nel mio studio di Medicina Estetica a Roma, il TRAP, un sistema innovativo e dai risultati garantiti.
Si tratta di una situazione che possiamo riscontrare tanto nel viso quanto nel corpo. I capillari sul viso sono un problema fastidioso per molte persone perché, quando i capillari sono visibili, è spesso visibile anche un certo rossore delle guance, noto in gergo medico come “couperose”. Questo arrossamento è in genere persistente ed è favorito da diversi fattori. Si tratta di una situazione difficile da trattare e richiede diversi trattamenti.
Capillari viso, il trattamento con luce pulsata
In questo caso la metodica per affrontare questa problematica viaggia su un doppio binario: la cosmetica ed il trattamento in studio. Il cosmetico è fondamentale da utilizzare a casa per ridurre il processo infiammatorio e aiutare a rinforzare la struttura dei capillari, mentre in studio i capillari e la couperose possono essere trattati con la luce pulsata.
La luce pulsata, con una frequenza opportuna per il rosso, 532 nm, riesce a chiudere i capillari; un’azione vantaggiosa si esplica anche a carico della couperose che gradualmente si riduce. Si tratta di un processo che si concretizza in diverse sedute, generalmente cinque o sei.
Capillari gambe, il trattamento
Per il corpo, invece, spesso viene utilizzato il sistema delle sclerosanti: si incannulano con dei micro-aghi i capillari delle gambe e si inietta una sostanza che va a chiudere questi ultimi. Questa tuttavia è una soluzione che io non adopero, adotto un sistema diverso, noto come TRAP, Rigenerazione Tridimensionale del Circolo, secondo il quale il capillare viene utilizzato come porta d’accesso per introdurre una sostanza che deve andare in circolo liberamente e che quindi non venga limitata soltanto al capillare, sostanza che va appunto a rigenerare tridimensionalmente il circolo. Questa sostanza introdotta attraverso i capillari arriva fino alle vene perforanti, dove le valvole sono diventate incontinenti in quanto il vaso si è sfiancato. Pertanto, facendo passare questo liquido, si va a generare una tonificazione del vaso che si restringe, rigenerando così la continenza valvolare. Questo fa si che, crollando la pressione nel circolo venoso superficiale, i capillari si chiudano da soli; Per quelli che non si chiuderanno completamente si procederà con l’introduzione della stessa sostanza, ma in concentrazioni maggiori, o ci si serve di uno strumento, che può essere il laser vascolare, o la radiofrequenza. Non si può comunque prescindere dal trattamento rigenerativo.
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