09 Dic Trattamento vene varicose e capillari, come funziona
Le vene varicose, chiamate alle volte anche varici sono vene dilatate che risultano visibili attraverso la nostra pelle, così come pure i capillari dilatati noti come teleangiectasie.
Si tratta di una condizione che colpisce molte persone, in particolare le donne, per effetto di una predisposizione individuale su base familiare. Il trattamento TRAP per vene varicose e capillari permette di eliminarle o ridurne la visibilità.
Ne parliamo nell’articolo di oggi di Mea Medicina Estetica Acri.
Vene varicose e Teleangiectasie cosa sono
Le vene varicose sono definite dall’OMS come dilatazioni abnormi e sacculari delle vene che spesso assumono un andamento tortuoso. Le Teleangiectasie sono invece capillari dilatati, sono presenti negli arti inferiori e a soffrirne di più sono soprattutto le donne. La genesi delle vene varicose e delle teangiectasie, come accennato precedentemente, è legata innanzi tutto a fattori di ordine genetico, diversi altri elementi poi come obesità, età e stipsi fungono da fattori scatenanti o aggravanti.
Solo nei casi più gravi si interviene per via chirurgica; nella maggior parte dei casi, chi ne è colpito, agisce con un trattamento conservativo, basato sull’assunzione di specifici integratori.
La terapia TRAP
Fleboterapia Rigenerativa Ambulatoriale Tridimensionale.
Si tratta di una pratica che ha come ratio la consapevolezza che la causa della formazione delle teleangiectasie sia legato ad un incremento della pressione nel circolo venoso superficiale per una insufficienza valvolare a livello delle vene perforanti, che di fatto mettono in comunicazione il circolo venoso superficiale con il circolo profondo.
La TRAP si pone come una tecnica molto innovativa, diversa dalla classica terapia sclerosante. Infatti non ha come obiettivo quello di chiudere il capillare, ma quello di utilizzarlo come porta di ingresso per introdurre una soluzione sclerosante a concentrazione non occludente.
Si tratta di una soluzione capace di rinforzare la parete dei vasi venosi, incrementandone il tono, a vantaggio soprattutto delle vene perforanti ove le valvole risultano essere insufficienti. In tal modo si otterrà il ripristino della funzione valvolare, il crollo dell’ipertensione nel circolo venoso superficiale e la scomparsa o riduzione di tutti i vasi visibili, ovvero vene varicose, venule e capillari.
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