24 Feb Biostimolazione con il collagene: in cosa consiste il trattamento e quali sono i benefici
Questo tipo di trattamento è rivolto principalmente alle donne ma possono usufruirne anche gli uomini: in cosa consiste la biostimolazione con il collagene e quali sono i benefici.
La biostimolazione con il collagene rappresenta un trattamento molto valido. Prima dell’avvento prorompente dell’acido ialuronico, quindi molti anni fa, il collagene veniva usato anche per fare riempimenti delle piccole rughe. Inizialmente era un collagene di provenienza animale, dopodiché è stato realizzato di provenienza umana, tramite colture di fibroblasti in laboratorio. Ultimamente il collagene, che per quanto riguarda i riempimenti è stato soppiantato dall’acido ialuronico, ha nuovamente preso piede come biostimolante.
Biostimolazione con il collagene: in cosa consiste il trattamento
Per la biostimolazione viene utilizzato collagene equino, quindi collagene di cavallo, opportunamente preparato, diluito con la fisiologica e introdotto a piccoli ponfi sul viso, andando a dare una stimolazione importante a livello fibroblastico. I fibroblasti sono cellule che producono il nostro collagene e con questo trattamento vengono stimolati per produrlo.
Questo intervento avviene principalmente sul volto ma può essere effettuato anche sul corpo. Si tratta di un intervento estremamente semplice perché si usano micro-aghi, ossia aghi molto sottili e corti che consentono di arrivare nel derma profondo. Dal punto di vista pratico si distribuisce il collagene su tutto il viso, facendo piccoli ponfi opportunamente distanziati tra di loro, mappando tutto il volto e anche il collo.
I risultati del trattamento
A distanza di una quindicina di giorni abbiamo un risultato notevole e soprattutto naturale perché quello che avviene è una produzione di collagene endogeno, vale a dire che il collagene equino che utilizziamo serve a stimolare la produzione naturale di collagene.
Per chi è indicato il trattamento
Questo tipo di trattamento è rivolto principalmente alle donne ma possono usufruirne anche gli uomini. Si può pensare a questo trattamento quando cominciano a comparire i primi rilassamenti cutanei, perché quello che si ottiene con questa metodica è soprattutto un incremento della tonicità tessutale. Lato anagrafico, parliamo dei 45/50 anni, anche se alcune donne ricorrono a questo tipo di trattamento prima, perché scelgono un’azione preventiva. L’effetto prorompente che si ottiene su giovani donne non inficia ovviamente l’efficacia dello stesso in età avanzata. Praticando questo tipo di intervento su una donna più giovane si otterranno ovviamente risultati più evidenti, ma solo perché saranno maggiori i fibroblasti disponibili.
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