04 Nov Biorivitalizzazione con acido ialuronico per il viso. Come funziona?
L’acido ialuronico è un disaccaride presente in tutti i tessuti connettivi umani, compresa la cute. Si tratta della molecola che si occupa della formazione della matrice di collagene e delle fibre elastiche per il mantenimento dell’idratazione cutanea.
Questa sostanza viene spesso impiegata in medicina estetica per ottenere una serie di effetti benefici in particolare sul nostro viso, effetti che potremmo quasi definire di “biorivitalizzazione“.
Continua a leggere l’articolo di oggi di Mea Medicina Estetica per saperne di più.
Perché ha effetto l’acido ialuronico
L’invecchiamento della pelle è dovuto proprio al fatto che, col passare degli anni, pian piano perdiamo questa sostanza che normalmente il nostro corpo produce.
È quindi una sostanza naturale ma la si può anche reintrodurre dall’esterno e, una volta nel nostro organismo, si comporterà come se vi fosse qui prodotta.
La biorivitalizzazione grazie ai filler di acido ialuronico
I filler sono in ogni caso degli interventi realizzabili con o senza anestesia locale, al più, in alternativa all’anestesia, prima del trattamento, può essere applicata sull’area interessata una crema anestetica.
In particolare, queste iniezioni permettono correggere:
- le pieghe naso-labiali
- le rughe glabellari
- le cosiddette “zampe di gallina”
- le rughe della bocca
- le cicatrici da acne
- le rughe frontali
Infine, aiuta ad aumentare il volume delle labbra
C’è da considerare però che gli effetti del filler con acido ialuronico sono limitati nel tempo seppure persistano per diversi mesi. Il trattamento deve essere quindi ciclico. Il numero delle sedute necessarie per ottenere il risultato richiesto può variare a seconda dell’ampiezza della zona da trattare e della profondità dell’inestetismo.
Effetti collaterali della biorivitalizzazione
Per quanto riguarda invece gli effetti collaterali questi riguardano per lo più reazioni allergiche, arrossamento della pelle, gonfiore localizzato subito dopo il trattamento; trattandosi di reazioni allergiche, tali manifestazioni compaiono dopo i trattamenti successivi al primo.
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